Nel 2018 il numero di migranti arrivati in Italia è stato il più basso a partire dal 2012. Questo quanto emerge dai dati diffusi dall’agenzia europea Frontex. Il numero di partenze dalla Libia è diminuito dell’87% rispetto al 2017. Su questa rotta il numero di arrivi si è fermato a 23.300. In tutta l’Unione europea lo scorso anno sono arrivati 150.114 migranti.

Il direttore esecutivo di Frontex ha commentato anche la politica dei porti chiusi voluta dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Con l’Italia – ha detto – abbiamo una cooperazione molto buona. E l’operazione Themis non ha affrontato difficoltà nell’attuazione della sua attività».

Frontex sottolinea che «sulla rotta del Mediterraneo orientale, il numero di arrivi in Spagna, nel 2018 si è raddoppiato per il secondo anno consecutivo, salendo a 57 mila. La rotta diventa così la più attiva verso l’Europa per la prima volta da quando Frontex ha iniziato a raccogliere dati. Il Marocco è diventato il principale Paese di partenza». Anche in virtù di questi dati il governo spagnolo ha raggiunto un accordo con quello marocchino che consentirà di sbarcare nei porti marocchini una parte dei migranti soccorsi in mare.

Secondo quanto riportato da El Pais l’accordo prevede che i naufraghi salvati nello Stretto o nel Mare di Alboran da Salvamento Marìtimo potranno essere fatti scendere in un porto del Marocco. Il patto fra i due stati mediterranei si riferisce alle operazioni in cui Salvamento Marítimo assisterà la guardia costiera marocchina. Questo piano rientra nella strategia del governo Sanchez di dimezzare il numero di immigrati irregolari dopo gli arrivi del 2018 che, secondo le fonti del ministero dell’Interno spagnolo sono pari a 64.298 persone. 



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