I più a rischio i giovani tra i 16 e i 17 anni
Spesso viene presa sottogamba. Non annoverata tra le malattie patologiche, ma l’alcolismo lo è. A tutte le età. Come ha dimostrato la recente Relazione al Parlamento dell’Istituto Superiore di sanità non solo tra i giovani. Anche se la fascia d’età più a rischio resta quella compresa tra i 16 e i 17 anni, seguiti da quelli che vanno dai 65 a 75. In Italia ci sono 8 milioni e 600 mila consumatori di alcol a rischio. 68 mila sono alcol-dipendenti in carico ai servizi di cura. Restano alti anche i numeri degli incedenti stradali causati dall’abuso di alcool, ovvero 4.575.
«L’allarme lanciato dall’Istituto Superiore della Sanità qualche giorno fa va preso molto sul serio e non solo d’estate», sottolinea il primario del presidio ospedaliero Beata Vergine Consolata Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese, Alessandro Jaretti Sodano. «Nell’unità riabilitativa – aggiunge – si ricoverano in media 460 pazienti all’anno e sono soprattutto uomini a bassa scolarità, single o separati. Nell’unità operativa Raf l’alcol è la forma di dipendenza più diffusa (96%), ma, quello che più dovrebbe allarmare è la durata della dipendenza, che nel 70% dei casi supera i dieci anni».
Non solo alle porte di Torino. L’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli è presente in 50 Paesi. In Italia è presente in quattro realtà. Oltre a quella in Piemonte opera anche in Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.