Lo ha detto la segretaria della Cisl Annamaria Furlan
Il sindacato è chiamato più che mai a rilanciarsi con un nuovo ruolo nella società impegnandoci «perché a tutti i cittadini, anche nei territori più difficili, siano garantiti i diritti di cittadinanza», ha detto la Furlan. «Crediamo che rappresentare il lavoro possa contribuire non solo a garantire legalità, ma a creare speranza per il futuro», ha detto la segretaria della Cisl.
Per la Furlan il sindacato deve lavorare ad un nuovo modello economico che punti all’inclusione. Più presenza nelle periferie. Più politiche contro il razzismo e il nazionalpopulismo. Questi ed altri temi saranno al centro della conferenza nazionale organizzativa che prenderà il via domani fino all’11 luglio con più di mille delegati della Cisl.
«L’unità del sindacato – ha detto la Furlan – deve servire anche a questo obiettivo, perché la nostra è la cultura positiva che può combattere la solitudine di tante persone e l’indifferenza della società, fare anche da argine al razzismo, ai fantasmi del passato, alla sfida dei nazionalpopulismi, ad arrestare la visione miope e pericolosa di chi punta alla disgregazione per affermare solo la logica del più forte». Aspetti che nell’incontro comune che Cgil, Cisl e Uil hanno hanno avuto col governo la scorsa settimana hanno esposto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al vice premier Luigi Di Maio.