Pochi giorni fa Save the Children ha pubblicato il rapporto “Piccoli schiavi invisibili 2019” che ripercorre la storia della lotta alla tratta di esseri umani in Italia. Domani si celebra la Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani. Unicef ha voluto ricordare qualche numero. Il 23 per cento delle vittime sono bambine e adolescenti. Nei Paesi dell’Unione Europea la forma di tratta più segnalata è lo sfruttamento sessuale. Si tratta del 95 per cento delle vittime. Negli ultimi anni il fenomeno è in aumento.

I numeri della piattaforma di U-Report on the Move di Unicef per raccogliere le storie di giovani migranti e rifugiati ospitati in Italia circa il 20 per cento delle persone non cercherebbe supporto medico o psicologico in caso di violenza sessuale. In aggiunta il 6 per cento delle ragazze ed il 14 dei ragazzi ignorerebbero il problema. Quelli a maggior rischio di violenza sono i migranti che si muovono lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Un fenomeno diffuso dunque non solo nei Paesi d’origine, ma anche in quelli di transito. Talvolta anche in quello di arrivo.

Nel 2016 Unicef ha lanciato un programma di informazione sulla violenza sessuale. In questo booklet viene spiegato cosa è, come riconoscerla, cosa fare nel caso in cui si è sopravvissuti a violenza.