Marcello Torre è stato sindaco di Pagani, in provincia di Salerno, per pochi mesi nel 1980. L’11 dicembre di quell’anno infatti venne ucciso a colpi di lupara da due killer che lo aspettavano fuori casa. Nel salernitano il ricordo di Marcello Torre è vivo. Anche grazie alla memoria che esercita sua figlia Annamaria. A Pagani lo stadio comunale è intitolato alla memoria dell’ex sindaco. Presto gli sarà intitolata anche strada a Napoli. La prima in Campania.

Lo ha deciso nella seduta del 5 agosto la Commissione consultiva per la toponomastica della Città Metropolitana di Napoli presieduta dal sindaco Luigi De Magistris. La proposta era arrivata dall’assessore ai Giovani e al Patrimonio, con delega alla Toponomastica, Alessandra Clemente.

«Marcello Torre da sindaco ostacolò e si frappose al connubio politico mafioso che in quegli anni segnò la vita di tanti comuni tra i quali Pagani. Il suo delitto – ha detto l’assessore Clemente – è rimasto impunito fino al 2002 quando furono condannati il suo esecutore e il mandante Raffaele Cutolo dissipando le ombre che fino ad allora strumentalmente erano state calate sulla sua figura di avvocato».

L’assessore Alessandra Clemente ha ricordato anche la relazione della Commissione parlamentare Antimafia che scrisse che il sindaco di Pagani non favorì «il sodalizio criminale nell’affidamento di appalti per la rimozione delle macerie dopo il terremoto dell’Irpinia e non si piegò alle minacce e ai segnali che gli venivano inviati e per questo è un esempio di rettitudine nell’azione amministrativa. Siamo felici che Napoli avrà una strada a lui intitolata».