La manifestazione a Palermo
Oggi ricorrono ventotto anni dalla morte di Libero Grassi. In vista di questa ricorrenza il movimento antiracket si è incontrato a Palermo. Un appuntamento all’insegna della necessità di ritrovare le motivazione che hanno dato vita alla rete come avevano chiesto Luigi Cuomo e Pippo Scandurra di Sos Impresa – Rete per la Legalità.
Tra gli ospiti anche la figlia dell’imprenditore che si era ribellato al racket e che è stato ucciso dalla mafia. Interpellata su cosa abbia fatto il governo nel contrasto alla mafia Alice Grassi ha detto che «non ha fatto nulla, non mi risulta che abbiano fatto nulla». E sul possibile nuovo governo ha sottolineato che «una parte di questo nuovo esecutivo che dovrebbe nascere solitamente è stata più sensibile a queste tematiche, speriamo che la lotta alla mafia rientri tra le loro priorità».
All’appuntamento anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. «Libero Grassi ha gettato un seme, in anni bui della città, anni in cui la maggioranza degli imprenditori, della politica e spesso delle istituzioni accettava il pizzo come un male inevitabile. Il suo sacrificio e poi lo straordinario impegno della famiglia guidata da Pina Maisano furono da stimolo per una presa di coscienza e per un impegno simboleggiato dalle tante associazioni antiracket e per un consumo critico sorte in tutta Italia».