Non solo il tema dei migranti. Il neo ministro dell’Interno Luciana Lamorgese si troverà sin da subito a dover affrontare un’altra questione legate alle competenze del suo dicastero. A ricordarglielo il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo. La questione riguarda la dicitura sulle carte d’identità dei bambini dove Salvini ha ripristinato la dicitura Padre e Madre al posto di Genitore.

Marrazzo chiede un gesto di discontinuità son «la circolare discriminatoria che Salvini usò come trofeo nell’agosto 2018 contro i bambini figli di coppie lesbiche e gay. Un piccolo gesto, ma molto importante per ridare diritti ai bambini delle nostre coppie che, nella guerra ideologica attuata da Salvini e dalla Lega, sono stati i primi a vedere lesi i propri diritti. Ci auguriamo – ha aggiunto il portavoce di Gay Center – che questo governo sia capace di attuare azioni e leggi che garantiscano pari diritti alle persone lesbiche, gay e trans».

Ad appoggiare questa richiesta anche l’associazione Trans Napoli che, attraverso il presidente Ileana Capurro, ha sottolineato che «con Salvini è stato fatto un grave passo indietro rispetto alla tutela dei minori e una violazione dei dati sensibili come censurato anche dal Garante della Privacy».

La Capurro ha detto di auspicarsi «un cambio di passo, un piccolo grande segnale nel rispetto del bene di bambini e delle minoranze più fragili». La stessa associazione, come ha ricordato l’avvocato, ha seguito molti casi di genitori che hanno ottenuto la riattribuzione di sesso. Questi, ha detto la Capurro, «non possono subire una stigmatizzazione con le categorie uomo e donna perché quello che rileva è solo l’amore di un genitore».