L’intervista al presidente di Fish Campania, Daniele Romano
All’inaugurazione dell’anno scolastico il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva detto che è necessario attuare norme che «tutelano e favoriscono l’inserimento dei ragazzi con disabilità». Il capo dello Stato aveva aggiunto che «è compito delle istituzioni in primo luogo, ma tutti siamo chiamati a contribuirvi». E su questo proprio le istituzioni hanno latitato. Da ogni parte del Paese sono infatti arrivate segnalazioni sui disagi che impediscono agli studenti con disabilità di iniziare l’anno scolastico al pari dei compagni. A denunciarlo è la Fish.
La federazione per il superamento dell’handicap denuncia casi in cui gli stessi dirigenti scolastici avrebbero invitato le famiglie a non mandare i figli a scuola fino all’attivazione degli adeguati sostegni e supporti «per altro dovuti per legge. Una situazione che si ripete anche quest’anno nonostante le recenti innovazioni normative», si legge nella nota della Fish.
L’organizzazione fa sapere si essere in costante contatto con il ministero dell’Istruzione. Per potenziare ancora l’azione, la Fish chiede alle famiglie degli studenti con disabilità di denunciare e segnalare le inadempienze degli istituti scolastici e delle pubbliche amministrazioni deputate all’espletamento di quei servizi. Inoltre l’organizzazione ha lanciato un sondaggio anonimo sul tema della reale inclusione scolastica. «La scelta del capo del governo di cancellare il ministero della disabilità e portare in seno alla presidenza del Consiglio le deleghe relative ai diritti delle persone con disabilità ci aveva fatto ben sperare. Ad oggi però quelle deleghe non sono state ancora affidate ad un sottosegretario», ha dichiarato il presidente di Fish Campania, Daniele Romano.
La Campania è una delle regioni dove gli studenti con disabilità non vedono riconosciuto il proprio diritto. A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico avevamo accolto la denuncia e la preoccupazione della Fish Campania. A creare, aveva denunciato la Fish, la scelta di molti docenti di utilizzare la misura Quota 100 e la contemporanea assenza di un concorso per l’assunzione di nuovo personale. «Nel frattempo la scuola è iniziata, ma non per tutti. Molti ragazzi con disabilità – ha detto Romano – non possono esercitare questo diritto, in quanto privi di trasporto scolastico ed assistenza materiale. Prima dell’inizio dell’anno scolastico lo abbiamo segnalato alle istituzioni regionali competenti. Aspettiamo ancora una risposta».
Ciro Oliviero