Ieri sera il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha incontrato una delegazione di cittadini di Napoli est che da mesi protesta per la situazione di via Nuove delle Brecce. Nei giorni scorsi attivisti e cittadini avevano protestato fin sotto la casa comunale a piazza Municipio ottenendo anche un incontro col sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

Nel corso dell’incontro il ministro ha ribadito quanto detto a de Magistris il giorno prima. Al centro della discussione la questione bonifica del Sin di San Giovanni a Teduccio. Costa ha fatto sapere che per questa operazione sono stati stanziati 35 milioni di euro. Tali fondi non sono stati ancora stanziati in quanto il ministero ha scoperto che nel 1998 furono stanziati al Comune di Napoli 24 milioni per la bonifica di quell’area. Fondi che non si sa come siano stati spesi. Una volta risaliti alla destinazione ultima di quei fondi saranno erogati questi nuovi. Verosimilmente entro inizio del 2020.

Con il nuovo stanziamento si andrà a coprire il costo della bonifica delle falde acquifere nell’area raffinerie della Q8 e del depuratore. Si coprirà dunque l’area che dal sito di via Nuova delle Brecce arriva al porto. L’ente attuatore delle bonifiche resta il Comune, come previsto dalla legge. La palla torna dunque nuovamente al primo cittadino di Napoli. Qualora si riuscisse a risalire al percorso di quei 24 milioni destinati nel 1998 l’intervento di bonifica potrebbe essere ancor più importante. Anche se al momento di quello stanziamento non era sindaco de Magistris.

Ai cittadini di San Giovanni a Teduccio il ministro Costa ha detto che dopo la bonifica il sito sarà destinato allo stoccaggio di materiali ingombranti, con le piattaforme per la differenziazione dei materiali plastici, in alluminio, ma sempre ingombranti. I cittadini hanno deciso di restare in presidio al sito ex Icm non solo fin quando non si arresterà lo sversamento, ma fino all’igienizzazione dell’area.

Ciro Oliviero