In Italia le vittime innocenti delle mafie sono oltre 900. La Campania è una delle regioni che conta il maggior numero di morti per errore. Tra le persone che hanno perso la vita per mano criminale c’è Gianluca Cimminiello. Tatuatore, amante della boxe. Gianluca venne ucciso nel suo negozio a Casavatore in provincia di Napoli il 2 febbraio 2010. Per il suo omicidio la Corte d’Assise del Tribunale di Napoli ha condannato all’ergastolo nel 2018 Arcangelo Abete e Raffaele Aprea.

Fra pochi giorni ricorrerà il decimo anniversario dalla scomparsa di Gianluca. Per l’occasione è stato organizzato un momento in memoria di Cimminiello, del suo sogno nel cassetto. Un momento comune “per fare memoria di Gianluca «attraverso l’arte che si esprimeva con i disegni e i tatuaggi. Vogliamo condividere i suoi sogni con tutte e tutti, affinché il suo sorriso irradi tutti le ragazze e i ragazzi che incontriamo», si legge nella nota di Libera Campania.

L’appuntamento, organizzato dall’attivista di Libera Maria Cammarota, è previsto per il 3 febbraio alle 15.30 presso il plesso Piantedosi dell’istituto Sauro Errico Pascoli di Napoli. All’iniziativa, prenderanno parte, tra gli altri, il preside dell’istituto, Piero De Luca, la sorella di Gianluca, Susy Cimminiello, il presidente di Libera, don Luigi Ciotti.