Il commento della Portavoce Alleanza contro la Povertà in Campania, Melicia Comberiati
L’Alleanza contro la povertà in Italia il 29 gennaio ha presentato, a Roma, il monitoraggio effettuato sul Reddito di Inclusione. Pronta a dare il suo contributo alla discussione che si sta aprendo sul Reddito di Cittadinanza, riconoscendo l’importante stanziamento di risorse che sta sostenendo economicamente una fascia numerosa di popolazione in condizione di bisogno, come Alleanza ribadiamo la necessità di intervenire con dei correttivi sia per eliminare gli elementi penalizzanti le famiglie numerose e discriminatori per gli stranieri, sia per favorire l’efficacia di percorsi di inclusione.
Un contributo basato sulla competenza di tanti soggetti sociali che da sempre, quotidianamente, si occupano di lotta alla povertà. Contrasteremo ogni ipotesi finalizzata a sottrarre risorse alla lotta alla povertà che è e rimane un’emergenza sociale che il Paese deve affrontare in tutte le sue componenti, sia con un sostegno economico sia con l’attivazione di percorsi di inclusione, non limitandosi a quelle relative alla pur importante condizione occupazionale.
La ricerca che abbiamo condotto sul Reddito di inclusione si propone di non disperdere gli apprendimenti sul contrasto alla povertà emersi a livello locale grazie al Rei e di promuovere un dibattito basato su dati empirici raccolti a livello nazionale. La ricerca quanti-qualitativa contiene un quadro di insieme basato sui dati e un focus su dodici casi studio.
E’ importante sottolineare tre aspetti del ReI: seppur con significative differenze territoriali e a fronte di risorse molto più esigue – poco più di due miliardi di euro rispetto agli otto miliardi previsti per il 2020 dal Reddito di cittadinanza – in 15 mesi ha raggiunto il 28% dei nuclei in povertà assoluta che vivono nel Paese, che non erano in molti casi noti ai servizi sociali. Inoltre, ha dato un impulso senza precedenti alla costruzione di reti territoriali da parte degli Ambiti: il 78% degli accordi e delle collaborazioni strette con i Centri per l’impiego sono in decorrenza dall’introduzione del Sia o del Rei e potrebbero rappresentare un valido punto di partenza per la parte attiva del Rdc relativa ai Patti per il lavoro. Infine, ha permesso un’intensa attività di progettazione da parte dei Servizi sociali dei Comuni, che sono stati in grado di attivare percorsi personalizzati per il 68% dei beneficiari coinvolti.
Si tratta di aspetti che possono rappresentare un’eredità preziosa per il Reddito di cittadinanza e, più in generale, per tutte le future politiche pubbliche anti-povertà. La mission dell’Alleanza è quella di avere un ruolo attivo e centrale nelle dinamiche attuative: come tradurre gli obiettivi nella pratica e nell’effettiva articolazione delle politiche. Da sempre dedichiamo un’attenzione particolare a promuovere il monitoraggio di responsabilità pubblica, attraverso prima una parte dedicata al Memorandum tra Governo ed Alleanza sul ReI ad aprile 2017, e poi alcuni nostri emendamenti di rafforzamento degli impegni di monitoraggio e valutazione da parte dello Stato per il Reddito di Cittadinanza approvati dal Parlamento.
Un confronto plurale è necessario nella fase cruciale della lotta alla povertà, ma per essere proficuo deve basarsi sulla realtà, sulle dinamiche in atto sui territori. L’Alleanza è sempre rimasta sul merito delle questioni, lo ha fatto attraverso proposte progettuali e ineccepibili da un punto di vista scientifico, incoraggiando un dialogo costante e costruttivo con le forze politiche. Siamo convinti della necessità di definire un nuovo modello di welfare che fa leva sul protagonismo delle reti sociali, della società civile, dei sindacati, del terzo settore.
Per quanto sopra l’Alleanza contro la povertà campana continuerà ad accompagnare la progettazione partecipata e l’attuazione di interventi efficaci per l’attivazione delle persone in condizione di povertà. Uno dei nostri compiti per il prossimo anno sarà quello di accompagnare i soggetti attuatori, contribuire al rafforzamento del livello regionale, e quindi dei livelli locali, alla loro capacità di co-progettazione, affinché l’obiettivo dell’inclusione sociale non resti una mera previsione normativa.
Melicia Comberiati
Portavoce Alleanza contro la Povertà in Campania