Coronavirus, psicosi nella comunità rom

Coronavirus, psicosi nella comunità rom

Lo ha detto il presidente dell’associazione 21 luglio, Carlo Stasolla

Intervenendo nella trasmissione L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus il presidente dell’associazione 21 luglio, Carlo Stasolla, ha sottolineato che anche nelle comunità rom si vive la psicosi legata all’emergenza del Coronavirus. «Una paura quasi immotivata, un panico istintivo», ha detto Stasolla.

«Mi stupisce che per un fatto relativamente grave come il Coronavirus si finisca per dimenticare la quotidianità di persone che muoiono per carenze alle quali si potrebbe facilmente sopperire, nel silenzio dei media e dei politici», ha detto il presidente dell’associazione 21 luglio.

Carlo Stasolla ha sottolineato che nella stessa città in cui i parlamentari indossano le mascherine «ci sono comunità che vivono in quarantena, baraccopoli o container, e non si tratta di persone rom. Ci sono scarti umani nelle nostre città che vivono ai margini. Finora ci è stato detto che le malattie pericolose viaggiavano attraverso i barconi nel Mediterraneo, invece oggi viaggiano attraverso un manager lombardo».

Redazione
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