Coronavirus, colloqui in carcere via Skype

Coronavirus, colloqui in carcere via Skype

Anche il carcere di Bologna ha preso lo stesso provvedimento

La paura per il contagio da Coronavirus corre anche nelle carceri italiane. Per questo il Provveditorato regionale per la Lombardia del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha informato la Camera Penale di Milano di aver dato indicazioni ai direttori delle carceri lombarde di «estendere il più possibile l’utilizzo delle telefonate nonché dei colloqui a distanza attraverso l’utilizzo della piattaforma Skype for business».

Sul proprio profilo Facebook il garante dei detenuti di Milano, Francesco Maisto, ha scritto che «al momento la situazione è tranquilla. Sono autorizzate in modo abbastanza libero le telefonate. In sostituzione dei colloqui è attivato su richiesta il servizio Skype. C’è comprensibilmente un po’ di paura, ma si fanno costanti riunione sia con il personale che con i detenuti».

La Lombardia non è l’unica a prendere precauzioni di questo genere. Nel carcere di Bologna sono stati sospesi i colloqui dei detenuti ed è stato vietato l’accesso dei volontari. Anche in questo caso il garanti per i detenuti del Comune di Bologna, Antonio Ianniello, ha chiesto «l’ampliamento delle possibilità di effettuare comunicazioni telefoniche o via Skype, laddove possibile».

Al carcere di Reggio Emilia sono addirittura state allestite due sezioni di quarantena. In queste aree saranno destinati i detenuti che stanno arrivando da ieri e resteranno in quell’area per almeno 14 giorni. 

Redazione
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