La posizione del consigliere all’Immigrazione di Acli, Antonio Russo
Un paio di giorni sull’isola greca di Lesbo un gruppo di abitanti ha respinto un gommone di migranti. Un fatto che denota la tensione che continua a salire. L’emergenza umanitaria ai confini tra Grecia, Turchia e Bulgaria deve essere affrontate dall’Unione europea. Ne è convinto il consigliere di presidenza delle Acli con delega all’Immigrazione, Antonio Russo.
Per Russo l’accordo sancito con Erdogan non può funzionare. Ed gli accadimenti degli ultimi giorni in quell’area del Mediterraneo ne sono la prova. Non è la prima volta in cui Acli sottolinea che questa vicenda vada affrontata in maniera organica e non demandata ai labili rapporti tra i Paesi di quel territorio. «È il momento che l’Ue abbandoni l’immobilismo ripristinando le regole del diritto europeo e internazionale e mettendo in atto un piano straordinario di ricollocazione dei richiedenti asilo», ha detto Antonio Russo.
«Chiediamo anche al governo italiano – ha detto il consigliere Acli all’Immigrazione – di fare la propria parte per risolvere questa drammatica situazione e più in generale di dare una svolta alle politiche di accoglienza abrogando i due decreti sicurezza, ripristinando il permesso di soggiorno per motivi umanitari, riattivando lo Sprar e aprendo corridoi umanitari».