Efi si è espressa sull’assenza del cimitero islamico a Napoli
Ieri sera la trasmissione Mediaset Striscia la Notizia ha mandato in onda un servizio sull’assenza del cimitero islamico a Napoli. Nel servizio il presidente della comunità islamica di Napoli, l’imam Amar Abdallah, racconta dell’incontro avuto col Comune di Napoli. In quell’incontro venne sottolineato che la cifra da versare per ogni salma sarebbe di 4mila euro. Dunque 2mila euro a metro quadro.
Il delegato Efi per la Campania, Gennaro Tammaro, ha sottolineato che il servizio evidenzia «l’incapacità del Comune di Napoli che, quando si tratta di riempirsi la bocca con temi come integrazione e accoglienza, è sempre pronto a metterci la faccia ma quando si tratta di tradurli in fatti invece palesa che sono solo chiacchiere». L’area che andrebbe adibita per il cimitero islamico è ancora oggi un deposito di materiale Asia.
Ma il costo per il riposo del caro estinto non vale solo per gli islamici, ma per tutte le confessioni. La delibera 136 del 31 marzo 2019 infatti dispone infatti questo costo per tutte le salme. L’imam Amar Abdallah ha sottolineato che se il costo resta questo «è più conveniente mandare le nostre salme nel nostro Paese». Il Comune di Napoli, secondo quanto riferisce Efi, starebbe spingendo per la cremazione. Pratica che però non è consentita ai fedeli islamici.
Tammaro ha annunciato che chiederà un incontro alla comunità islamica di Napoli «per stabilire insieme una linea di azioni da mettere in campo per la tutela della dignità dei nostri estinti. Possiamo inoltre confermare che stiamo creando una sinergia anche con la Comunità Ebraica per la salvaguardia e la tutela del cimitero Ebraico di Napoli. Così contribuiremo a quell’accoglienza e quella integrazione, reale, di cui il sindaco tanto si fregia».