La ricerca coordinata da Fondazione Irccs Besta in collaborazione con Auser Lombardia e associazione Nestore
Strategie di resistenza. Elementi positivi. Paure. Questi i temi al centro della ricerca coordinato dalla Fondazione Irccs Besta in collaborazione con Auser Regionale Lombardia, associazione Nestore ed altre associazioni di anziani e pensionati. 515 gli over 65 che hanno partecipato allo studio. La ricerca vuole indagare come vivano gli anziani ai tempi del Covid 19. Come ha ricordato il direttore dell’Uoc Neurologia dell’Istituto Besta, Matilde Leonardi, si è raccontato solo il lato tragico dell’epidemia.
Del campione intervistato il 76 per cento ha dichiarato di vivere con qualcuno. Il 56 per cento ha patologie pregresse e il 40 ha dichiarato di conoscere persone che hanno contratto il Covid 19. La percezione del rischio è più bassa rispetto alla percezione di minacce quali cancro e influenza. La percezione del rischio aumenta in persone che conoscono qualcuno che è stato infettato. La televisione è il principale mezzo di informazione (95%), seguita da internet (76%), quotidiani, familiari e medici (50%). I risultati sono consultabili in un video fruibile sul canale YouTube dell’Istituto Besta.
«La solidarietà nei confronti di persone anziani e fragili è una caratteristica di Auser. Essere stati in grado di rispondere a nuovi bisogni anche di persone che fino a quel momento potevano uscire tranquillamente attraverso la consegna a domicilio di spesa e farmaci e il supporto per le ricette mediche digitalizzate ha concretizzato la solidarietà. La telefonia si è confermata un punto di forza, che va sostenuto e incentivato ulteriormente», ha dichiarato la presidente di Auser Regionale Lombardia, Ersilia Brambilla.