Il marchio targato Plasmon
L’emergenza Coronavirus ha aggravato le situazioni di povertà di molte famiglie. A queste si sono aggiunte molte che erano appena sopra la soglia di povertà. Tra queste quelle con bambini piccoli hanno avuto le maggiori difficoltà. I prodotti per l’infanzia hanno dei costi che non sempre sono colmabili. Per risparmiare c’è chi non guarda la provenienza e la qualità dei prodotti alimentari destinati all’infanzia.
Per ovviare a questo problema è stato stanziato un fondo da 2 milioni di euro per omogeneizzati, latte, biscotti ed altri alimenti destinati ai più piccoli. A sottolinearlo il ministro per l’Agricoltura Teresa Bellanova alla presentazione del marchio di riconoscibilità a tutela della sicurezza degli alimenti italiani per l’infanzia della Plasmon. «Un atto doveroso che va rafforzato con ulteriori risorse attraverso il fondo indigenti per l’acquisto di prodotti interamente made in Italy per famiglie che hanno difficoltà ad acquistare il cibo», ha detto il ministro.
Plasmon porterà da 16 mila a 25 mila le tonnellate annue di materie prime totalmente italiane utilizzate per la produzione dei propri prodotti. Dalla carne al latte ai cereali. Dalla frutta alla verdura. E anche pesce e olio. Dal canto suo il ministero garantirà la tracciabilità della filiera agroalimentare e valorizzerà l’export del Made in Italy. Alla conferenza di presentazione la Bellanova ha sottolineato che «stiamo facendo una grande campagna per valorizzare l’agricoltura sociale e contrastare il caporalato».