Solo l’8 per cento delle persone lgbt in Italia crede che il governo combatta i pregiudizi
Il 17 maggio del 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che l’omosessualità non è una malattia. A distanza di 30 anni il parlamento italiano sta lavorando ad una legge contro l’omofobia. Per il portavoce di Gay Center, Fabrizio Marrazzo, serve una legge «che renda l’omofobia un reato e dia sostegni concreti alle vittime come case rifugio e centri antiviolenza per rendere possibili le necessarie denunce».
Ad oggi le persone lgbt in Italia non credono che il governo combatta i pregiudizi e l’intolleranza. Lo ha reso noto una ricerca condotta in Europa nel 2019 dall’agenzia per i diritti fondamentali dell’Ue. Dalla ricerca emerge che solo l’8 per cento giudica sufficiente il lavoro delle autorità nazionali. La media europea è del 33 per cento.
Questa mattina il ministero dell’Istruzione ha invitato le scuole ad affrontare il tema del rispetto e del contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione, come riporta l’articolo 3 della Costituzione.