La denuncia della ong Differenza Donna
L’emergenza sanitaria ha creato maggiori ostacoli alle donne vittime di violenza. La condivisione, spesso, degli stessi spazi del proprio abusatore ha impedito la denuncia. A volte, anche quando le donne trovano il coraggio di denunciare, non trovano particolare sostegno da parte delle autorità. Come nel caso di una giovane migrante. La donna, vittima di violenza, come dimostra il referto del pronto soccorso, dopo la denuncia è stata convocata dall’ufficio immigrazione della Questura di Roma. Per lei previsti l’obbligo di firma e l’espulsione.
La denuncia arriva da Differenza Donna, che ha accolto la donna. La ong ha segnalato l’accaduto al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese con una lettera. In una nota stampa Differenza Donna sottolinea che quanto accaduto viola gli obblighi previsti dalla Convenzione di Istanbul. Il documento vieta infatti provvedimenti di espulsione per le donne vittime di violenza. «Questi comportamenti – si legge nella nota stampa della ong – che altro non sono che violenza istituzionale alimentano la sfiducia nelle donne che pensano di poter trovare nello Stato un alleato per uscire da abusi e sofferenze».
La presidente di Differenza Donna, Elisa Ercoli, ha sottolineato di confidare «nella sensibilità della ministra Lamorgese e speriamo di non dover più assistere a casi simili».