A gennaio e febbraio quattro appuntamenti per discutere del tema
L’artrite reumatoide infantile è una malattia autoimmune che provoca infiammazione e rigidità articolare nei bambini fino a 16 anni. È stato stimato che colpisca tra le 60 e le 150 persone ogni 100 mila. In Campania sono circa 30mila i pazienti sono affetti da questa patologia. L’Università degli Studi di Napoli Federico II lancia un nuovo progetto di monitoraggio delle reazioni avverse successive all’uso combinato dei diversi farmaci in soggetti affetti da artrite reumatoide infantile. Organizzato dal Dipartimento di Sanità Pubblica della Scuola di Medicina e Chirurgia sarà inaugurato il prossimo 11 gennaio, con gli interventi di Maria Triassi, Mariolina Alessio (responsabile Centro Prescrittore Artrite Reumatoide Infantile Federico II), Alma Olivieri (responsabile Centro Prescrittore Artrite Reumatoide Infantile Luigi Vanvitelli), Gennaro Spiezia (Referente Infermieri – Ospedale Loreto Mare).
«L’ottimizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici è un obiettivo assistenziale di grande importanza per il raggiungimento di una diagnosi precoce e di una terapia rapidamente efficace, assicurando il completo rispetto dell’appropriatezza prescrittiva. Aumenta sempre di più – ha detto la responsabile del progetto e a capo del Comitato Scientifico, Maria Triassi – la necessità di conoscere rapidamente le reazioni avverse ai farmaci utilizzati per i pazienti per garantire un utilizzo appropriato e sicuro degli stessi prima e dopo la loro commercializzazione e assicurare un rapporto rischio-beneficio favorevole per la popolazione».
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