Lockdown per gli inquinatori

Lockdown per gli inquinatori

Sabato 6 giugno alle 17 una manifestazione davanti la sede della Regione Campania

La chiusura delle attività commerciali aveva contribuito ad avere le acque dei fiumi nuovamente trasparenti. Così come ad avere aria salubre ed ambiente senza cumuli di rifiuti abbandonati. Pochi giorni dopo l’avvio della fase 2 avevamo raccontato l’inquinamento del torrente Agnena. Caso non unico. In provincia di Napoli si era registrato un immediato ritorno ad una colorazione marrone del fiume Sarno.

Con la riapertura sono tornati i roghi tossici, gli sversamenti a mare come in provincia di Ragusa. Gli attivisti ambientali chiedono un cambiamento di rotta. Chiedono che le forze dell’ordine siano impiegate per il controllo degli sversamenti di rifiuti. Chiedono inoltre che i fondi per la ripartenza siano destinati unicamente alle aziende che rispettano l’ambiente. Fondi per le bonifiche, la messa in sicurezza ambientale, per l’economia circolare e la sanità pubblica.

Gli attivisti di Stop Biocidio chiedono che niente sia “Mai più come prima. Lockdown per gli inquinatori”. Questo il titolo della manifestazione in programma sabato 6 giugno alle 17 davanti la sede della Regione Campania, in via Santa Lucia 81 a Napoli. Circa 60 le organizzazioni che hanno aderito. Da Fridays for Future Napoli a Cleanap. Dai comitati locali a Let’s do It! Italy. Dall’Ex Canapificio Caserta a Legambiente Campania.

Redazione
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