La sua speranza è che il servizio venga nuovamente affidato alla coop sociale Social Lab76
Daniele Parisio ha avuto problema con la giustizia. Nel 2015 era agli arresti domiciliari in attesa della pena definitiva da scontare. In quel periodo l’Ufficio Di Esecuzione Penale Esterna ha contattato la cooperativa sociale Social Lab76 per fargli scontare una misura alternativa alla pena detentiva. Così Daniele ha prima frequentato un corso di formazione per imparare a riparare componenti hardware. «Recuperavamo materiali elettrici per riparare pc, stampanti, tastiere. Poi abbiamo iniziato a riparare anche i montascale per disabili», racconta Daniele.
Con altre 5 o 6 persone era riuscito a strappare un contratto nel laboratorio del progetto al quale aveva preso parte. «Due giorni dopo la firma del contratto mi prelevarono per rinchiudermi nel carcere di Capodimonte a Benevento», ricorda Daniele. Grazie a Social Lab76 è uscito di carcere prima dei 9 anni e mezzo previsti dalla pena. L’ha scontata lavorando al Musa, il polo museale della tecnica e del lavoro in agricoltura di Benevento.
«Grazie alla cooperativa ho imparato molte cose. Mi sento fortunato perché mi hanno dato una grande mano. Prima non avevo mai lavorato. Non sapevo neanche cosa fosse un pc», dice Daniele. Al Musa lavorava su turni per l’apertura, la chiusura e la vigilanza. «Avevo una stabilità. Non mi possono buttare di nuovo per strada. A me hanno tolto il pane. E penso anche alle altre persone». Questo lo sfogo di Daniele che si riferisce alla scelta della partecipata della Provincia di Benevento di non rinnovare l’affidamento dei servizi alle cooperative sociali di inserimento lavorativo.
Tra gli altri lavoratori interessati ci sono persone con disabilità. Persone che, come Daniele, hanno difficoltà a ricollocarsi sul mercato del lavoro. In questa fase emergenziale maggiormente. «Attualmente non si trova lavoro. Anche altri amici sono in questa situazione. Non puoi andare a fare il cameriere o altri lavori perché tutto è stato dimezzato. Quel posto – aggiunge Daniele – mi ha dato la possibilità di aprirmi ad altre strade. E’ come se fosse stata casa mia. Il Musa mi ha salvato la vita».
Daniele Parisio ha finito il periodo di cassa integrazione prevista dal Cura Italia. Ora viene impiegato per qualche ora di pulizia del verde per altri servizi gestiti da Social Lab76 a Benevento. Ad agosto scadrà il periodo di sospensione dei licenziamenti che il governo aveva fissato per l’emergenza. Daniele potrebbe essere uno di quelli che perderà il lavoro. «Sono divorziato e ho un figlio. Ogni mese devo pagare gli alimenti. Questa è una situazione difficile. Spero – ha concluso Daniele Parisio – che il Musa venga riconsegnato alla cooperativa. Loro mi hanno dato la possibilità di avere un futuro migliore. Da lì per me è iniziata una nuova vita. Avercelo tolto fa male. E’ come se avessero tolto un pezzo di me».
Ciro Oliviero