Una ripresa sostenibile dopo il lockdown è possibile. Ne sono convinti gli intervistati di un sondaggio della Bird’s Eye View. La società inglese ha posto le stesse domande In Cile, Francia, Indonesia, Inghilterra, Italia, Nigeria, Perù. Diverse le risposte comuni. Una buona parte del campione ritiene che il Coronavirus possa diventare un’opportunità per migliorare la società, l’ambiente e l’economia.

Dovremo abituarci alla ai cambiamenti post lockdown. Per il 71 per cento degli intervistati questa fase cambierà la società. L’85 per cento crede che l’epidemia abbia accelerato dei cambiamenti che si sarebbero verificati ugualmente. Il 72 per cento si dichiara positivo per il futuro. Oltre il 90 per cento chiede che per la ripresa siano considerate le questioni ambientali, sociali ed economiche. Solo il 25 per cento è convinto che si tornerà alla vita pre emergenza da Covid-19.

Il miglioramento dell’assistenza sanitaria è una priorità per il 52 per cento degli intervistati Nigeria e Perù su tutti). Percentuale che arriva al 69 nei Paesi in via di sviluppo. Il 47 per cento del campione dei Paesi sviluppati chiede aumento dei salari per insegnanti, operatori sanitari e per altri lavoratori dei settori essenziali. Il 56 per cento di dice preoccupato per il rispetto degli impegni finanziari, mentre il 54 teme la disoccupazione.

Altro tema centrale è l’ambiente. Per il 69 per cento degli intervistati lo reputa più importante rispetto a prima della pandemia. Il 62 per cento si preoccupa dei cambiamenti climatici, il 59 dell’inquinamento, il 58 della scarsità di risorse naturali. Il 61 per cento chiede che le imprese migliorino il loro impatto ambientale e sociale. Il tema ambientale è maggiormente sentito in Italia con il 56 per cento interessato al tema. Si tratta delle percentuale più elevata tra i sette Paesi coinvolti. Il 44 per cento chiede investimenti green nei settori energetico e tecnologico. Il 41 per cento degli italiani chiede investimenti sulle infrastrutture.