Robin, la robotica educativa inclusiva

Robin, la robotica educativa inclusiva

Il progetto propone metodologie innovative finalizzate ad intercettare minori a rischio di abbandono scolastico e le loro famiglie

Implementare la rete regionale della Puglia con laboratori sociali in forma di FabLab. Si chiama Robin il progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il progetto mira a rispondere alle problematiche di povertà educativa e sociale per minori con bisogni educativi speciali attraverso la robotica educativa inclusiva.

Robin propone metodologie innovative finalizzate ad intercettare minori a rischio di abbandono scolastico e le loro famiglie. Queste ultime sono infatti il fulcro – assieme a scuola e soggetti del terzo settore – del progetto. Ieri ha avuto luogo la prima riunione dei partner per via telematica. L’avvio delle attività è previsto a settembre con l’inizio del prossimo anno scolastico.

Robin si svilupperà tra i comuni di Cerignola, San Giovanni Rotondo e Taranto «promuovendo – si legge nella nota – occasioni di partecipazione attiva, di aggregazione, di spazi loro dedicati affinché i cosiddetti tempi vuoti si trasformino in tempi educativi. Perché soprattutto in questi territori, anche a causa della mancanza di lavoro, mafia e criminalità trovano nei giovani un fertile bacino di guadagno e di proliferazione delle loro attività illecite». 

La rete è formata da Escoop, Associazione Europea Solidale, Cantieri di innovazione sociale, Enea, I. C. Melchionda-De Bonis di San Giovanni Rotondo, I. P. S. Cabrini di Taranto, I. C. Don Bosco Battisti di Cerignola, Istituto regionale emiliano romagnolo per i servizi sociali e sanitari, per la ricerca applicata e la formazione, Naps Lab srls, Comune di Cerignola.

Redazione
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