Durante l’emergenza da Covid-19 molte attività sono state sospesa. Tra queste anche quelle di assistenza alle persone. A San Daniele del Friuli è stato inattivo anche il centro diurno per la salute mentale Centro all’Avventura, gestito dalla cooperativa sociale Itaca. Di conseguenze anche i tirocini sono stati sospesi. Gli operatori però si sono reinventati realizzando mascherine da distribuire a quanti stavano tornando a lavoro.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con lo Scriptorium Foroiuliense, associazione che si occupa di insegnare le tecniche di scrittura amanuense. Lo Scriptorium ha fornito i materiali per il confezionamento delle mascherine di carta monouso. Al centro di via Cesare Battisti si è poi unito anche il centro Ex Stazione di Tolmezzo, gestito sempre dalla coop Itaca. Un progetto partito dopo il lockdown, dall’inizio della fase 3, a fine maggio.

«Con la carta donataci dallo Scriptorium abbiamo realizzato circa 1 migliaio di mascherine. Da poco abbiamo iniziato a produrle anche di stoffa. E saranno una 50ina», racconta la coordinatrice del Centro all’Avventura, Monica Romanini. Le stoffe utilizzate ad oggi erano già a disposizione del centro diurno che le utilizzava per altri laboratori creativi. Si tratta di tessuti donati da aziende locali. Al progetto ad oggi lavorano una decina di persone su turni per rispettare il distanziamento.

Le operatrici sono andare oltre le mascherine. Stanno pensando alla realizzazione di altri accessori, come dei sacchetti coordinati per riporre la mascherina in borsa, delle shopper e zainetti confezionati con la stessa stoffa. «Stiamo cercando di sondare le necessità e le richieste del territorio. Abbiamo pensato di mettere in piedi un progetto ad hoc, qualora se ne presentasse l’opportunità. Accessori che potremmo cedere dietro donazione da reinvestire per l’acquisto di altri materiali», spiega Monica Romanini.