Crescono le imprese di stranieri in Italia

Crescono le imprese di stranieri in Italia

L’incidenza maggiore si registra nelle telecomunicazioni e nel confezionamento di capi di abbigliamento

La pandemia ha avuto importanti effetti anche sull’economia. L’emergenza si è ripercossa sulla crescita delle imprese. Anche di quelle guidate da stranieri. Nonostante il saldo al primo trimestre 2020 sia positivo (+ 1% rispetto a dicembre), si verifica un arresto della crescita. Al giugno dello scorso anni, infatti, il bilancio tra aperture e chiusure di imprese di stranieri era stato di 10.205. Il 40 per cento in più rispetto a quest’anno. A dirlo uno studio di Unioncamere e InfoCamere sulle imprese di stranieri in Italia.

Con il 14,2 per cento la Toscana è la regione con il maggior numero di imprese guidate da stranieri. Seguono Liguria (13,7%), Lombardia (12,6%) Lazio, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia (12%). La provincia che ospita la maggior parte di queste aziende è Prato con il 30 per cento. Al 17,3 c’è Trieste. Superano il 15 per cento Firenze, Imperia, Reggio Emilia e Milano. Nel 2020 la crescita maggiore l’hanno fatta registrare Roma (+832 imprese), Milano (+515) e Torino (+499).

Il maggior numero di imprese sono ditte individuali e rappresentano il 76,5 per cento. Gli italiani si fermano al 52 per cento. Il 15,6 per cento ha una società di capitali. Crescono le imprese del commercio, dell’edilizia, dell’alloggio e della ristorazione. L’incidenza maggiore si registra nelle telecomunicazioni e nel confezionamento di capi di abbigliamento.

Redazione
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