In tre anni gli occupati sono cresciuti del 35 per cento
Nata nel 2018 la rete di imprese e fattorie sociali del Veneto AgriSOcialBIO4ALL ha fatto passi da gigante. Una filiera che prevede l’inserimento lavorativo di persone che vivono in situazione di fragilità o con disabilità. Qualche settimana fa sono stati presentati i primi dati del modello di innovazione adottato dalla rete. Nei primi tre anni di attività gli investimenti strutturali sono cresciuti di quasi il 100 per cento. L’aumento degli occupati ha raggiunto il 35 per cento. I contratti di tirocinio si sono trasformati in contratto ordinari.
AgriSOcialBIO4ALL prevede l’ampliamento della rete in base ad un codice etico e alla complementarietà delle produzioni e l’adozione di modelli e processi di lavoro condivisi. Il progetto attivato in Veneto è la dimostrazione di come l’agricoltura sostenibile permetta l’inclusione lavorativa e sociale di persone in situazioni di fragilità. Tra i lavoratori non ci sono solo persone con disabilità. Figurano anche over 50 disoccupati da lungo periodo, neet, persone affette da disturbi psichiatrici, migranti.
AgriSOcialBIO4ALL segue l’intera filiera del prodotto. Dalla terra alla commercializzazione. Un percorso etico che premia sia il consumatore che il lavoratore, garantendo una qualità di vita migliore.