Le più in difficoltà le province sarde e calabresi
Un basso grado di alfabetizzazione può creare ai giovani difficoltà nell’inserimento nel mondo lavorativo. Il rischio è finire in situazioni di povertà ed esclusione sociale. Le principali organizzazioni internazionali mettono tre le principali competenze per l’accesso al mercato del lavoro proprio quelle alfabetiche. La promozione dell’alfabetizzazione è parte integrante dei programmi Unesco, dell’Unione europea ed è il quarto obiettivo dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu.
Su questo piano i giovani italiano sono indietro ai colleghi europei. Secondo le ultime stime di Openpolis gli studenti del Belpaese sono fanalino di coda nella classifica europea della comprensione del testo. Il punteggio media è 476 per capacità di lettura e comprensione di un testo. La media Ue è 482. Sullo stesso livello degli studenti italiani quelli di Ungheria e Lituania. Questo livello è raggiunto dal 77 per cento del campione. Il restano 23 non arriva all’obiettivo minimo. Questi hanno difficoltà a confrontarsi con materiale a loro non familiare o di una certa lunghezza e complessità. Al primo posti gli estoni con 523 punti.
All’interno del Paese le differenze sono tra nord e sud. La maggior parte dei capoluoghi del Mezzogiorno è sotto la media nazionale (dati 2017). Al primo posto Monza con una media di 215,9 punti. Al secondo Treviso con 215,5. Tra gli ultimi dieci capoluoghi sette sono sardi con Carbonia fanalino di coda con 149,60. Anche la Calabria fa fatica con Cosenza che registra il peggiore risultato con 177,36 punti.