In Italia sono previste oltre 600 azioni in ogni regione
Oltre 1250 azioni organizzate. 330mila partecipanti. 1400 zone pulite. 50.750 sacchi riempiti di rifiuti, di cui plastica per il 67%, vetro 3%, indifferenziato 27%, cicche di sigarette 2%, carta 1%. Questi i numeri dell’edizione italiana del World Cleanup Day dello scorso anno. Riparte da qui la terza edizione della più grande azione civica di pulizia al mondo. Un’edizione particolare causa pandemia da Covid-19 che però «ci ha aperto gli occhi sulla correlazione tra l’ambiente e la diffusione del virus. E soprattutto sull’importanza degli spazi, che siano un giardino o una spiaggia», come ha sottolineato il presidente di Let’s do It! Italy, Vincenzo Capasso.
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Questa edizione sarà contraddistinta dal distanziamento sociale e dall’igiene. Sarà necessario infatti indossare mascherina e guanti. Ogni Regione ha inoltre adottato direttive territoriali differenti. Per questo è bene informarsi sul sito dell’ente regionale di appartenenza prima di organizzare o partecipare ad un’azione. Però «l’attenzione all’ambiente non si ferma neanche davanti ad una pandemia mondiale. Tante associazioni e cittadini ci stanno contattando per conoscere le modalità di partecipazione. Questo – ha detto Capasso – ci incoraggia e rimarca la certezza che le persone hanno voglia di salvaguardare un pezzo di mondo».
Il 19 settembre sarà possibile organizzare anche azioni digital, ovvero cancellando memoria, mail e file obsoleti dai dispositivi elettronici. Anche se mancano poche ore all’appuntamento, ma è ancora possibile registrarsi. Bastano pochi minuti sul sito di Let’s do It! Italy. Per conoscere le azioni più vicine alla propria zone basta consultare la mappa.