Un’azione simbolica di finto voto online a Roma e Torino
Lo scorso 8 gennaio la commissione Affari costituzionali della Camera ha sentito i rappresentanti di alcune organizzazioni sulla riforma della cittadinanza. Tre le proposte all’esame della commissione. Quelle di Boldrini, Polverini e Orfini, concernenti modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91 sulla cittadinanza. Da allora l’argomento è scemato. Complici il lockdown e la priorità data ad altri temi.
Oltre 1 milione e mezzo di adulti che vivono in Italia, contribuendo alla vita economica del Paese, non hanno la cittadinanza. E di conseguenza non hanno il diritto al voto. In occasione del voto referendario e amministrativo del 20 e 21 settembre Il mio voto vale è tornato a rivendicare il diritto alla cittadinanza. Il movimento chiede una nuova legge sulla cittadinanza. Per rivendicare i propri diritti i giovani hanno di diverse organizzazioni hanno messo in piedi un’azione simbolica a Roma e Torino. Hanno inscenato il voto virtuale con schede e urne finte.
Accanto a questa anche una campagna social. A quanti hanno acquisito il diritto al voto è stato chiesto di condividere la foto della propria tessera elettorale assieme ad una persone che non poteva votare, accompagnata dall’hashtag #ilmiovotovale2G.