I migranti trasferiti nell’ex caserma saranno sottoposti a tampone
Dai bus nel parco Sant’Osvaldo alle tende della Croce Rossa nell’ex caserma Friuli. Si evolve in maniera positiva la vicenda che vedeva interessati trenta cittadini stranieri. Restano ad Udine, ma da ieri sono stati trasferiti. La lettera al prefetto di ActionAid, Asgi, Intersos, Ospiti in Arrivo, GrIS ed altre realtà territoriali ha portato ad un primo risultato. I migranti trasferiti nell’ex caserma saranno sottoposti a tampone. Le autorità hanno assicurato che entro tre o quattro settimane saranno istituite presso l’ex caserma Cavarzerani nuove strutture per la quarantena.
Le associazioni fanno sapere che continueranno a «monitorare la situazione e a chiedere che i migranti in isolamento e in quarantena non vengano ammassati». Fatto che si era verificato ad agosto proprio nell’ex caserma Cavarzerani. Tra l’altro in Friuli ci sono molte strutture come ex caserme ed alberghi in disuso che fino a due anni fa erano utilizzate per l’accoglienza diffusa. «Noi abbiamo fatto delle proposte al Prefetto e ne faremo anche altre in questi giorni», ha dichiarato Guglielmo Pitzalis del Gruppo immigrazione e salute.
I rappresentanti di ActionAid, Asgi e Intersos auspicano «che venga adottato un piano strutturato che eviti la concentrazione in mega centri e preveda la quarantena delle persone negative al tampone in strutture di piccole dimensioni».