23 milioni di pasti per quasi 8 milioni di studenti
5 milioni di euro per le mense biologiche per il 2020. Questa la cifra decisa dopo l’incontro tra ministero delle Politiche agricole e ministero dell’Istruzione. Di questi 4,3 milioni saranno suddivisi tra gli istituti che hanno scelto la strada della mensa biologica e di riduzione dell’impatto ambientale. Saranno così assicurati 23 milioni di pasti per quasi 8 milioni di studenti. Altri 700mila euro sono assegnati alle Regioni per iniziative di informazione e di educazione alimentare in materia di agricoltura biologica.
Nella ripartizione delle somme prima è l’Emilia-Romagna con quasi 1,5 milioni di euro in quanto ha sposato il menù bio nelle proprie mense scolastiche. Seguono Liguria (821mila euro), Lombardia (816), Toscana (275mila euro), Marche (268mila), Veneto (240mila), Puglia (204mila), Umbria (192mila), Piemonte (149mila), Friuli Venezia Giulia (127mila), Lazio (105mila). Alle altre Regioni la restante parte suddivisa in misura inferiore.
«Ancora una volta mettiamo al centro la salute di studentesse e studenti, il risparmio delle famiglie, che pagheranno rette più contenute, e al tempo stesso la tutela delle imprese del settore», affermano i deputati e i senatori del M5S nelle commissioni Agricoltura e Cultura.
«Una scelta che il Ministero delle Politiche agricole promuove e sostiene economicamente con un totale di 5 milioni di euro, fondi destinati a fronteggiare i maggiori costi a cui vanno incontro i genitori. Quello biologico – dichiara il sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate – è un segmento di mercato in importante e costante crescita, che vede l’Italia il Paese con il maggior numero di produttori in Europa mentre per superfici dedicate, pari a 1,9 milioni di ettari, siamo terzi dietro Spagna (2,2 milioni) e Francia (2 milioni). L’attenzione del Mipaaf è, pertanto, massima».
SULLO STESSO ARGOMENTO POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE:
A Napoli nasce il ristorante del benessere
A Rosignano alimentazione sostenibile
Dalla Francia buone pratiche alimentari