La Comunità Papa Giovanni XXIII ha pubblicato un manuale di linee guida sull’integrazione delle sopravvissute alla tratta
Domenica 18 ottobre si è celebrata la 14esima Giornata europea contro la tratta di esseri umani. Sono state molte le iniziative organizzate in tutto lo stivale per la sensibilizzazione sul tema. Sono diversi i programmi di emersione, assistenza e integrazione sociale per le vittime di tratta e sfruttamento. Non c’è però una legge. Non in Italia. Nel passaggio tra i governi Conte e Conte 2 sarebbe dovuto essere approvato il Piano nazionale contro la tratta di esseri umani scaduto nel 2018.
Da due anni mancano dunque norme importanti sulla materia dei diritti umani. Un passaggio importante è stato fatto con la modifica dei decreti Sicurezza. Mancano però adempimenti legislativi sulla prostituzione, sul caporalati. Ma anche in altri settori, dove il fenomeno è meno percepito mediaticamente, ma è molto presente, come edilizia, ristorazione, lavori domestici. In commissione Affari costituzionali alla Camera il ministro alle Pari opportunità, Elena Bonetti, ha sottolineato che entro l’anno il piano sarà redatto.
In occasione della Giornata la Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con diverse associazioni europee che lottano contro la tratta di donne schiavizzate a causa della prostituzione – ha pubblicato il manuale Opportunità e sfide: Linee guida sull’integrazione delle sopravvissute alla tratta ai fini sessuali, di nazionalità nigeriana. Dal recupero all’autonomia. Un testo sulle buone prassi di integrazione e inserimento lavorativo delle vittime della tratta.
La pubblicazione del manuale rientra nel progetto europeo Right Way che ha l’obiettivo di sviluppare un percorso d’integrazione per l’inclusione economica e sociale di donne nigeriane sopravvissute alla tratta. Attraverso il progetto è stato realizzato un percorso pilota per sostenere l’integrazione di 50 sopravvissute.