Berlino da 31 anni senza die Mauer

Berlino da 31 anni senza die Mauer

Oggi restano in piedi solo sei blocchi del Muro in varie zone della città

Il 9 novembre 1989 centinaia di berlinesi si armarono di grossi martelli ed attrezzi di fortuna per buttare giù il muto. Due folle di cittadini da entrambe le parti del muro. Da ovest e da est. Un’azione voluta da entrambe le parti della città. I militari che per anni erano stati a guardia del muro non fermarono i propri concittadini. Aveva ascoltato anche loro l’intervista del portavoce del governo comunista, Gunter Schabowski, che aveva dichiarato che ai cittadini sarebbe stato permesso di attraversare i posti di confine.

Il muro che simboleggiava più di ogni altra cosa il regime non c’era più. Non come era stato eretto 38 anni prima, il 13 agosto 1961. Berlino, che fino a poche ore prima era stata la capitale della Repubblica Democratica Tedesca, torna ad essere di tutti i berlinesi. Quel giorno di 31 anni fa può essere considerato la fine della Guerra Fredda. La caduta del muro segna l’inizio della storia contemporanea.

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Del die Mauer oggi restano sei pezzi lasciati in piedi in diversi punti della capitale tedesca per i turisti. E per ricordare. Come il memoriale sito in Bernauer strasse. Quei pezzi di muro che ancora restano in piedi negli anni hanno accolto numerose opere di street artist di tutto il mondo. Come quelle che si vedono in foto.

31 anni dopo la caduta del muro di Berlino un altro pezzo della Guerra Fredda. Ieri il volo AF1235 di Air France – che aveva effettuato il primo volo nel 1960 – ha effettuato l’ultimo volo dall’aeroporto di Tegel. Chiude così l’hub amato dai berlinesi. Quella che è stata l’unica porta d’accesso al mondo per i berlinesi dell’ovest. A sostituirlo il nuovo aeroporto Ber intitolato a Willy Brandt, costruito dall’altra parte della città.

Redazione
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