Ossigeno in Campania, situazione drammatica

Ossigeno in Campania, situazione drammatica

Prosegue anche il mercato parallelo di vendite e ricariche di bombole di ossigeno

La richiesta di ossigeno alle farmacie napoletane per far fronte all’emergenza da Covid-19 continua a crescere. Ma i farmacisti non riescono a rispondere alla domanda. A mancare non è l’ossigeno, ma le bombole. Come avevamo raccontato già qualche giorno fa. Per superare questo ostacolo alcuni farmacisti si sono recati presso le abitazioni di propri clienti ai quali sapevano non occorressero più. Nonostante questo i tempi di attese restano lunghi. Le ditte distributrici di ossigeno hanno difficoltà anche a ritirare le bombole nelle farmacie. Resta comunque valido l’appello a riconsegnare i contenitori in farmacia qualora non servano più.

Il presidente di Federfarma Napoli, Riccardo Iorio, ha sottolineato che «non riuscire ad esaudire le richieste di ossigeno è una mortificazione umana, prim’ancora che professionale. Abbiamo incessantemente richieste di ossigeno nelle farmacie; persone comprensibilmente disperate ed impaurite alle quali, purtroppo, dobbiamo rispondere quasi sempre negativamente». Lo stesso Iorio ha raccontato che sta diventando difficile fornire ossigeno anche per altre patologie croniche. «Proprio ieri abbiamo registrato, tra tante, la disperata richiesta di un cittadino che ha telefonato in Federfarma perché non riusciva a reperire una bombola d’ossigeno per la moglie affetta da tumore polmonare», ha aggiunto Iorio.

Secondo i dati di Federfarma ogni farmacia è mediamente dotata di 7 o 8 bombole d’ossigeno. Questi significa che in provincia di Napoli sono state distribuite oltre 5mila bombole dalle oltre 800 farmacie. Per il presidente di Federfarma la direttiva della Regione Campania entrata in vigore lo scorso 9 novembre che consene la prescrizione anche ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta «si sta rivelando un intervento tardivo ed insufficiente perché anche il numero dei contenitori di ossigeno liquido è, ad oggi, ancora limitato. Basti pensare che solo nel territorio dell’Asl Napoli 1 a ieri c’erano ancora decine di richieste da evadere, mentre nella Napoli 3, le ditte ci indicano tempi di consegna anche di una settimana».

Prosegue anche il mercato parallelo come in ogni situazione di emergenza. Come aveva denunciato lunedì su RaiNews24 il presidente di Federfarma Napoli ha ribadito che «ci arrivano segnalazioni di improbabili vendite di bombole di ossigeno e, addirittura, di ricariche attraverso canali paralleli; del fenomeno ho già fatto denuncia ai carabinieri».

Redazione
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