Per Ledha il questionario risulta carente per il coinvolgimento di minori con disabilità
Più di un quarto dei bambini tra gli 11 ed i 17 anni che vive nei Paesi Ue è a rischio povertà o esclusione sociale. Per questo neo 2015 il Parlamento europeo ha chiesto che fosse costituito un sistema di garanzia per questi minori. Un sistema che garantisse assistenza sanitaria, istruzione, educazione, cura della prima infanzia, un alloggio ed un’alimentazione adeguata. Tutti servizi di base, che purtroppo non sono garantiti a tutti i minori.
Per la creazione del Child Guarantee nel 2017 la Commissione Ue ha commissionato uno studio. Parte di questo studio comprende un questionario rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 17 anni. Una richiesta in linea con i diritto previsti dall’art. 24 della Carta Europea dei Diritti Fondamentali dall’art. 12 della Convenzione del Fanciullo. Un questionario tradotto il 25 lingue, ma che non è accessibile ai ragazzi con disabilità. A denunciarlo le organizzazione di persone con disabilità, alla luce di quanto previsto dal comma 3 dell’art. 7 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità.
Ledha ha redatto un documento di valutazione sull’accessibilità del questionario che risulta decisamente carente per il coinvolgimento di minori con disabilità intellettiva, sensoriale o con deficit di comunicazione. L’organizzazione lombarda ha invitato la Commissione Europea «a mettere da parte le discriminazioni e a rendere accessibile quel questionario, secondo gli standard richiesti».