Il documento dovrà essere esaminato da una commissione di esperti in ambito legale, psico-sociale e medico-sanitarie
I diritti delle persone con disabilità fanno un passo in avanti. Almeno a Reggio Emilia. Il capoluogo emiliano ha infatti istituito il registro pubblico dei progetti esistenziali di vita delle persone fragili. Istituito presso l’ufficio di Stato civile punta a raccogliere in un documento i desideri della persona con disabilità. Un genitore o un tutore potrà attivarlo al raggiungimento della maggiore età della persona con disabilità. Questo permetterà di mantenere le abitudini di vita anche dopo la scomparsa di genitori o di chi se ne prende cura. Il documento dovrà essere esaminato da una commissione di esperti in ambito legale, psico-sociale e medico-sanitarie.
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Prima città in Italia ad istituirlo, il Comune di Reggio Emilia ha realizzato il registro nell’ambito del progetto Reggio Emilia Città senza Barriere, in collaborazione con Ausl, Farmacie Comunali Riunite e Fondazione Durante e Dopo di Noi. Alla realizzazione del registro ha contribuito anche Paolo Cendon, docente di diritto privato all’università di Trieste, che aveva presentato una proposta di legge sul tema.