Hanno votato a favore per la prima volta Corea del Sud, Gibuti, Giordania, Libano
Cresce il numero di Stati favorevoli all’abolizione della pena di morte. Nel corso della plenaria delle Nazioni Unite sono stati 123 quelli che hanno votato a favore della moratoria delle esecuzioni capitali. Nel 2018 erano stati 121. Nel 2007 solo 104. Hanno votato a favore per la prima volta Corea del Sud, Gibuti, Giordania e Libano. Così come hanno cambiato il voto in favorevole Filippine, Guinea, Nauru e Repubblica del Congo. 24 gli astenuti, mentre 38 hanno votato contro. Tra questi Antigua e Barbuda, Dominica, Libia, Pakistan, Tonga e Uganda.
Nonostante la crescita degli stati favorevoli, in altri aumenta il numero delle esecuzioni capitali. Nel 2019 Iraq, Arabia Saudita, SudSudan e Yemen hanno giustiziato più persone rispetto al 2018. Bahrein e Bangladesh le hanno riprese dopo un anno di pausa. Quest’anno il governo federale degli Stati Uniti ha ripreso a eseguire condanne a morte dopo uno stop di 17 anni. Nonostante questo Amnesty International evidenzia che il numero di quelle eseguite lo scorso anno è stato il più basso negli ultimi 10 anni.
«Gli stati che continuano a emettere condanne a morte vanno contro le tendenze internazionali e il voto di oggi conferma che la pena di morte ha i giorni contati: è stato dunque fatto un altro passo verso l’abolizione globale», ha dichiarato Amnesty International.