A Roma il lavoro nobilita il quartiere. Parafrasando l’adagio che recita che il lavoro nobilita l’uomo. La delegata alle periferie di Roma Capitale, Federica Angeli, ha presentato un progetto che vuole rimettere al centro dei quartieri periferici la società civile, la vivibilità. Togliere terreno alla criminalità organizzata, far scomparire degrado e marginalità. Un progetto ambizioso che la neo componente della giunta capitolina aveva presentato lo scorso dicembre. Ora appare in una memoria di giunta a firma degli assessori al Patrimonio, Valentina Vivarelli, ed al Commercio, Andrea Coia.

Il progetto prevede la concessione in forma gratuita a privati di immobili di proprietà del Comune «situati – si legge nella nota di Roma Capitale – nelle periferie romane, in contesti marginali e problematici» posti «prevalentemente ai piani terra di stabili e lungo le quinte stradali, prospicienti strade o viali e/o in aree significative e nevralgiche dei quartieri». Da chiarire in una fase avanzata del progetto le modalità di assegnazione. Il documento uscito dalla giunta non specifica infatti se saranno assegnazioni dirette o tramite bando.

I locali saranno ceduti in forma gratuita per 2 anni, a patto che le nascenti attività siano destinate a servizi commerciali di quartiere, come calzature ed alimentari o attività ludiche o ancora servizi come assistenza fiscali e laboratori di analisi. I piccoli dovranno inoltre scegliere i dipendenti tra i residenti del quartiere dove sarà allocata l’attività. Un progetto ambizioso che non spaventa la Angeli, che ha sottolineato come questa sia «una prospettiva di lavoro» per strappare i giovani «ai tentacoli dei clan che li rendono schiavi offrendogli di fare le vedette o i pusher». La delegata alle Periferie sottolinea che «tutto può ancora cambiare. Anche la dignità di quartieri per troppo tempo dimenticati».

@dalsociale24