Il Comune di Cesena ha approvato una mozione che consente alle persone sorde di seguire le sedute del Consiglio comunale grazie ad interpreti della Lis
Il Piano d’azione per l’integrazione e l’inclusione 2021-2027 della Commissione europea chiede agli Stati membri la promozione del linguaggio gestuale. Chiede l’inclusione delle persone sorde, anche attraverso le lingue dei segni nazionali. Anche all’interno delle istituzioni. Soprattutto se si tratta di occasioni di partecipazione pubblica, come le sedute del consiglio comunale. Sulla base di queste disposizioni il Comune di Cesena ha approvato una mozione proposta dal movimento Cesena SìAmo Noi. Mozione integrata dalla consigliere della Lega Beatrice Baratelli «sia dal punto di vista normativo, per legittimare le richieste contenute nel testo, sia dal punto di vista delle azioni da mettere in atto».
Il Comune di Monastier di Treviso aveva reso accessibili gli uffici comunali alle persone con disabilità uditiva nel giugno del 2018. Reso possibile grazie a Veasyt Live! della startup dell’Università Ca’ Foscari Venezia, servizio di video-interpretariato professionale da remoto con gli interpreti della lingua dei segni. A sperimentare il servizio era stato il Comune di Mira, in provincia di Venezia.
Ad ottobre 2020 anche il Consiglio comunale di Bari ha approvato un ordine del giorno per l’inclusione delle persone sorde attraverso la presenza, presso gli uffici comunali e i servizi dell’amministrazione, di interpreti Lis. Sul sito del Comune di Napoli sono disponibile in lingua dei segni i resoconti dei consigli comunali da novembre 2019 a gennaio 2020.
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