Intervenendo questa mattina in diretta a Radio anch’io il ministro per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, si è detta favorevole alla gender tax
La differenza di genere nel mercato del lavoro italiano è cristallina. Il lockdown e la pandemia hanno peggiorato la situazione delle donne, come ha raccontato su dalSociale24 la segretaria della Cisl Napoli, Melicia Comberiati. Un modo per ridurre il divario ci sarebbe. La cosiddetta gender tax che consentirebbe di ridurre le differenze tra uomini e donne nel mercato del lavoro. Inoltre migliorerebbe l’occupazione femminile, ridurrebbe la pressione fiscale sul lavoro delle donne, incentiverebbe la crescita professionale delle stesse donne. Creerebbe anche nuovi posti di lavoro con la necessità di aumentare il numero di asili nido presenti sul territorio nazionale.
Un’ipotesi che era stata avanzata già nei mesi scorsi, ma che non era piaciuta a tutti. Meno di un mese fa il direttore dell’Osservatorio Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Carlo Cottarelli, aveva detto di preferire un’agevolazione fiscale che vada oltre il genere. Il ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti si è detta invece favorevole alla proposta. Intervenendo stamattina a Radio anch’io, l’esponente di Italia Viva ha evidenziato che «non si tratta semplicemente di giustizia, ma di un’opportunità per le donne e per tutto il Paese perchè è noto che una maggiore presenza femminile oggi libererebbe punti di valore economico sociale anche di qualità».
Già ministro nel governo Conte II, fino alle dimissioni per lo strappo del suo gruppo parlamentare, la Bonetti ha inoltre ricordato che già nell’ultima legge di bilancio è stata introdotta una decontribuzione per l’assunzione delle donne. «Sono d’accordo sulla gender tax. Oggi è proprio sul tema femminile per gli under 35, quindi una azione mirata e solo sull’assunzione», ha aggiunto il ministro in diretta radio.
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