I numeri dell’indagine Beach Litter 2021 evidenziano un peggioramento della situazione rispetto allo scorso anno
Nonostante il lockdown dello scorso anno e le numerose restrizioni che ancora oggi ci accompagnano causa pandemia i rifiuti abbondati continuano a crescere. Continuano a crescere sulle spiagge. Secondo l’indagine Beach Litter 2021 di Legambiente sono 783 i rifiuti ogni metri di spiaggia. Lo scorso anno erano stati 654. L’indagine, realizzata dai circoli locali di Legambiente su 47 spiagge. Abruzzo, Basilicata, Toscana, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto. queste le tredici regioni interessate.
Crescono anche i rifiuti plastici. Se nel 2020 erano stati l’80 per cento di quelli rinvenuti dai volontari di Legambiente, quest’anno rappresentano l’84 per cento. Su circa un terzo delle spiagge la percentuale di plastica arriva fino al 90 per cento. Si tratta per lo più di rifiuti usa e getta. Imballaggi, bottiglie, contenitori e tappi di plastica. Tra gli altri rifiuti maggiormente rinvenuti vetro e ceramica (4,5%), metallo (3,2%) e carta ecartone (2,9%), gomma e tessili (entrambi all’1,4%), legno (1,3%), materiali legati al Covid-19, bioplastiche, oggetti in materiali misti, rifiuti da cibo e prodotti chimici/sintetici (1%). Su molte spiagge sono stati rinvenuti dischetti, guanti e mascherine. Quest ultime sono state trovate sul 68 per cento delle spiagge monitorate.
La presenza di rifiuti sulle spiagge italiane supera di gran lunga il target di riferimento europeo che considera una spiaggia in buono stato ambientale se presenta meno di 20 rifiuti spiaggiati ogni 100 metri lineari di costa. Per dire la propria sull’inquinamento delle spiagge Legambiente ha organizzato per il prossimo fine settimana la campagna Spiagge Fondali Puliti. Per partecipare basterà raccogliere dei rifiuti su una spiaggia o partecipare ad una delle iniziative organizzate dall’associazione.
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