Trame, le officine sociali allo Zen

Trame, le officine sociali allo Zen

Le officine sociali sono nate nell’istituto Leonardo Sciascia grazie al finanziamento del ministero per i Beni e le attività culturali

La scuola può continuare ad essere un luogo di insegnamento, di apprendimento, di produzione anche dopo gli anni curriculari. Anche sotto un’altra forma. Soprattutto in quartieri considerati “difficili”. In quelle periferie che spesso vengono guardate con la puzza sotto al naso dagli stessi concittadini. Come nel caso del quartiere Zen di Palermo, dove è nato “Trame, spazio in quartiere”, progetto di architettura sociale a Palermo. Il progetto sfrutta alcune aule dell’istituto Leonardo Sciascia. Grazie al finanziamento del ministero per i Beni e le attività culturali, queste aule sono diventate officine di falegnameria e tappezzeria.

L’istituto Sciascia è il capofila del progetto che si è aggiudicato il bando Cultura futuro urbano – Scuola attiva la cultura. Gli altri partner sono le associazioni Handala, Send, Lisca Bianca, il dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche dell’Università di Palermo, l’assessorato alla Cittadinanza solidale del Comune di Palermo ed il centro commerciale Conca D’oro.

Un progetto nel quartiere per il quartiere. Sono infatti già dieci i residenti dello Zen che lavorano nelle officine. Grazie al progetto stanno imparando un nuovo lavoro, di progettazione di arredi. Ma anche recupero di mobili antichi, imbottitura di sedie, di divani. Attraverso il recupero degli oggetti, le persone coinvolte nel progetto possono recuperare sé stesse, costruirsi un futuro. Tra le idee per il futuro corsi professionali di tipo artigianale anche per gli studenti.

@dalsociale24

Redazione
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