Diverse le manifestazioni che chiedono di riformare la legge sulla cittadinanza
Il 2 e 3 giugno del 1946 il 54,3 per cento dei votanti al referendum istituzionale scelse la Repubblica. Due anni dopo, nel 1948, venne istituita la Festa della Repubblica in data 2 giugno. La festa di tutti gli italiani, di tutti quelli che credono nello Stato. Ma che feste per tutti non è. Non lo è formalmente per tutte quelle persone che anche essendo residenti in Italia da decenni, o addirittura nati in questo Paese da genitori stranieri, non sono cittadini italiani. Cittadino italiano è anche chi sogna di esserlo. Questo lo slogan lanciato dalle Acli, con un esplicito richiamo al Parlamento affinché riprenda la discussione sulla riforma della cittadinanza.
Sono diverse le iniziative messe in campo in questa giornata per ricordare il diritto alla cittadinanza. Tra queste quella promossa da Sardine Ponentine e Anpi con il patrocinio di Comune di Sanremo e della Cgil. Nel pomeriggio di ieri è stata realizzata in corso Salvo D’Acquisto a Sanremo, nei pressi di Porto Sole, la scritta Nessuno è Straniero. L’iniziativa intende tenere alta l’attenzione sui recenti fatti legati all’emergenza migratoria dell’estremo Ponente.
Oggi, proprio quei cittadini che non sono riconosciuti italiani, scenderanno in piazza per «chiedere una corretta e completa applicazione dell’attuale legge sulla cittadinanza perché, in attesa di una sua riforma degna, le inadempienze nella sua applicazione da parte dei Comuni impedisce a tanti giovani ragazzi stranieri di diventare cittadini del Paese in cui sono nati e cresciuti fino all’età di diciotto anni», si legge nella nota dei Black Lives Matter Rom. Sono loro gli organizzatori della manifestazione che si terrà oggi alle 16 in piazza Bocca della Verità a Roma. La manifestazione si svolgerà contemporaneamente in diverse città italiane. Come a Milano, in piazza Duca d’Aosta, sempre alle 16.
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