Entra oggi in vigore il decreto che aggiorna la disciplina in materia di commercializzazione ed etichettatura del pane fresco. Una vittoria per i cittadini e i consumatori che viene plaudita da Federconsumatori. L’associazione chiede però l’implementazione del testo prevedendo pene severe per i trasgressori. Il testo non prevede sanzioni che invece Federconsumatori chiede vengano aggiunte, in quanto senza quelle non ci sarebbe un reale deterrente per chi infrange la norma.

La nuova legge prevede infatti che il pane che abbia subito un processo di congelamento non potrà più essere etichettato come pane fresco, ma riportare una dicitura precisa ed essere messo in vendita in uno scomparto diverso da quello dove fosse presente eventuale pane fresco. Questo aspetto riguarderà soprattutto la grande distribuzione. L’aspetto che maggiormente viene sottolineato dall’associazione dei consumatori riguarda la sicurezza alimentare poiché il ricongelamento di prodotti che erano già stati surgelati può rivelarsi pericoloso per la salute.

Aspetto rilevante del decreto è anche il riconoscimento di alcuni pani della tradizione popolare italiana. Tra questi la coppia ferrarese, il pane casareccio di Genzano, il pane di Altamura, quello toscano e di Matera, ma anche il pan rustegh lombardo e il pane cafone campano. «La Campania in generale e Napoli in particolare hanno una lunga ed importante storia di panificazione. Dunque è un buon segnale che il governo ne abbia tenuto conto. Resta però fondamentale – ha detto il presidente di Federconsumatori Campania, Rosario Stornaiuolo – che sia ben evidente negli esercizi commerciali la differenza tra pane fresco e congelato. E soprattutto che vengano inasprite le pene per chi non rispetta la legge. Ne va della salute dei cittadini».

Ciro Oliviero