Dopo diverse difficoltà i responsabili del centro nella giornata di ieri hanno comunicato ai genitori dei bambini autistici che questo rapporto non poteva proseguire
La pandemia ha acuito le difficoltà di tutti. E in special modo di quanti hanno una disabilità. I bambini sono quelli che hanno pagato e stanno pagando maggiormente gli strascichi dell’emergenza sanitaria. I bambini con disabilità più degli altri. Chiusi in casa per mesi. Negata la socialità a scuola e con i compagni per lungo tempo. Poter riprendere delle attività in presenza è per loro un passaggio fondamentale sia sul piano sociale che terapeutico. Quando ai ragazzi autistici seguiti da Mario De Ianni a Benevento è stata prospettata la possibilità di svolgere delle attività con dei coetanei sono stati entusiasti.
Hanno iniziato a frequentare, per un’ora per due volte a settimana, lo Sporting Club Malevento di Benevento. Uno spazio verde a ridosso della pista ciclabile. Già dalle prime sedute alcuni genitori dell’Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo lamentavano l’inadeguatezza degli spazi. Un rapporto con la struttura che è nato su basi non semplici. Lamentale da entrambe le parti. Nella giornata di ieri, come racconta Mario De Ianni a dalSociale24, una persona del centro «ha prima preteso da me, in maniera prepotente, che facessi rispettare ai bambini autistici le regole del centro, senza la tolleranza necessaria. Nei giorni successivi un nostro bambini è stato trattato in male modo. Non c’è stata ospitalità per i bambini autistici. Ieri ci è stato riferito che questo rapporto non poteva proseguire perché l’accoglienza di bambini autistici non è consona con la sua struttura. Sono molto amareggiato», ha concluso De Ianni.
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