Robin Food, la neonata cooperativa di rider

Robin Food, la neonata cooperativa di rider

La coop ha deciso di essere sostenibile sul piano economico, in quanto applicherà il contratto nazionale di settore, ed anche sul piano ambientale

«Una cooperativa umana, locale e sostenibile». Queste le prime parole di descrizione sul proprio sito di Robin Food, la neonata cooperativa che vuole creare un’alternativa ai grandi colossi del food delivery. Nata per garantire la tutela dei diritti dei lavoratori, Robin Food è la prima cooperativa di fattorini. La cooperativa è stata costituita rispondendo ad un bando di Legacoop Toscana e Fondazione Cri Firenze. Sette i soci fondatori, tutti rider under 35 che hanno lavorato per le multinazionali del delivery. Al contempo Robin Food ha lanciato una campagna di crowdfunding per l’acquisto delle bici elettriche.

Una realtà che ha come primo valore la democrazia sul posto di lavoro e la dignità del lavoratore, senza trascurare l’economia locale e il territorio. Sostenibile dunque sul piano economico, in quanto applicherà il contratto nazionale di settore, disatteso da quasi tutte le compagnie del delivery. E per questo ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Nidil Cgil Firenze. Sostenibile anche sul piano ambientale. Per le consegne saranno utilizzati mezzi non inquinanti, come biciclette e mezzi elettrici. Inoltre anche il packaging sarà attendo all’ambiente, privilegiando materiali ecologici.

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«La nostra cooperativa vuol essere un’alternativa etica e sostenibile rispetto alle grandi aziende che dominano il mercato del food delivery. Principalmente ci concentreremo sul settore del food delivery, ma gestiremo la logistica anche di altri beni lavorando con le aziende del territorio», ha affermato il presidente di Robin Food, Simone di Giulio.

@dalsociale24

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