‘iniziata, messa in campo da Egualia, Fondazione Banco Farmaceutico onlus e Federazione degli Ordini dei Farmacisti, sostiene Opera San Francesco a Milano e la Comunità di San’Egidio a Roma
La pandemia ha acuito le difficoltà economiche di chi versava in condizioni di disagio. Ed ha aumentato la platea di quanto versano in stato di necessità su più fronti. A partire dalle spese quotidiane, come le necessità alimentari. Passando anche per quelle sanitarie. L’ultimo rapporto dell’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria del Banco Farmaceutico ha evidenziato che 434 mila persone nel 2020 hanno dovuto risparmiare sui farmaci. Un numero impressionante di italiani che non ha dunque potuto curarsi. Una parte di questi è riuscita a sopperire grazie al sostegno degli enti assistenziali.
Gli italiani hanno rinunciato a curarsi. Per questo è necessario implementare l’assistenza sanitaria solidale. Aspetto che intende portare avanti la rete dei presidi farmaceutici solidali. Un progetto che punta a favorire la cura delle persone che vivono in stato di povertà attraverso un sostegno strutturale alle realtà che già offrono loro medicine e terapie gratuite. L’iniziata, messa in campo da Egualia, Fondazione Banco Farmaceutico onlus e Federazione degli Ordini dei Farmacisti, sostiene Opera San Francesco a Milano e la Comunità di San’Egidio a Roma. Per i prossimi dodici mesi, queste organizzazioni riceveranno i farmaci di cui hanno bisogno per i propri ospiti.
Un progetto che fa seguito a Farmacie di strada, inaugurato nel 2018. In quel caso, in un solo anno, furono raccolte quasi 9 mila confezioni di farmaci, soprattutto analgesici, antipiretici, antiipertensivi e gastrointestinali, nella sola capitale. In questo caso invece i farmaci donati dalle aziende farmaceutiche associate a Egualia non saranno affatto immessi nel circuito commerciale. Un progetto simile a quello della Farmacia per il sociale messo in campo a Reggio Calabria.
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