Le persone con disabilità attendono di capire quale sarà il loro futuro post pandemia. Almeno quello che si prospetta in questa fase in cui il piano vaccinale procede con numeri significativi. Dopo l’isolamento causa emergenza sanitaria. Dopo l’esclusione da qualunque servizio che, in diversi casi, era precedente il Covid. Su queste questioni si interrogheranno gli ospiti al congresso di Fish. La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap proverà a dialogare direttamente con i rappresentanti delle forze politiche e del governo. Il confronto avrà luogo nel corso del congresso, che si svolgerà, in modalità online, venerdì 16 e sabato 17 luglio.

Capiamo il presente per orientare il futuro. Pandemia, Disabilità e Resilienza. Questo il titolo della due giorni congressuale di Fish che sarà possibile seguire sul sito dell’organizzazione, nonché sui canali social Youtube e Facebook. Per l’occasione verrà garantito il servizio di sottotitolazione a cura della Fiadda (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi). Segregazione delle persone con disabilità, salute, scuola, lavoro, vita indipendente, discriminazione multipla verso le donne con disabilità, Pnrr. Questi i temi principali al centro del dibattito.

Venerdì pomeriggio avrà luogo la tavola rotonda moderata dal giornalista de Il Corriere delle Sera, Gian Antonio Stella. Giuseppe Conte, Enrico Letta, Giorgia Meloni, Ettore Rosato, Matteo Salvini, Roberto Speranza, Antonio Tajani, Giovanni Toti gli ospiti del primo giorno. Il secondo giorno, a partire dalle 9, interverranno i ministri alla Disabilità Erika Stefani ed al Lavoro Andrea Orlando, il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso. Poi il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, il presidente dell’Anci Antonio Decaro, il Garante nazionale dei diritti dei detenuti Mauro Palma, il coordinatore dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità Giampiero Griffo.

Il congresso, ha sottolineato il presidente di Fish Falabella, ha lo scopo di «aprire una discussione su una riforma dell’attuale sistema di welfare, basato principalmente su criteri di protezione, che vogliamo sia profondamente modificato in favore di un nuovo modello basato sui diritti civili, sociali, umani. Il devastante impatto nei confronti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, trattate come un vero e proprio corpo separato nella società è emerso infatti in tutta la sua forza durante la pandemia ed è per questo che intendiamo chiamare tutti a precise responsabilità, per orientare appunto un nuovo futuro».

@dalsociale24