Voluta dall’allora ministro dell’Ambiente Sergio Costa, la legge ora dovrà essere calendarizzata in Aula al Senato
E’ stata approvato questa mattina in commissione ambiente del Senato il disegno di legge Salvamare fortemente voluto dall’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa. «L’iter di questo provvedimento ha avuto un iter travagliato” scrive sulla sua pagina Facebook la presidente della commissione ambiente di Palazzo Madama Vilma Moronese «non per i contenuti che devo dire erano condivisi da tutte le forze politiche, ma per i vari fermi dovuti al fatto che ci siamo dovuti concentrare prioritariamente sui decreti che riguardavano il Covid-19 e poi in ultimo anche la caduta del governo Conte II e quindi al formarsi di una nuova maggioranza». La legge prevede la possibilità per i pescatori di conferire nei porti di approdo i rifiuti raccolti accidentalmente nelle proprie reti durante le operazioni di pesca invece di ributtarli in mare.
«Le audizioni svolte in questi mesi sul disegno di legge – dichiarano in una nota i parlamentari M5S della commissione ambiente – hanno tutte confermato la bontà e la necessità di questo provvedimento fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle e dall’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa». Una norma che per i pentastellati» va a tutelare e salvaguardare il mare e le specie che lo abitano» e che si inserisce nel percorso di contrasto ai cambiamenti climatici iniziato con il Decreto Clima.
Per la relatrice del provvedimento Virginia La Mura «il provvedimento dovrà fungere da linee guida per la raccolta dei rifiuti a mare e il loro riutilizzo come materia prima per la realizzazione di nuovi oggetti. Un esempio è dato dalle reti da pesca, che costituiscono buona parte dei rifiuti in plastica presenti in mare e un serio pericolo per gli habitat» .
Ed è proprio dell’ex senatrice M5S uno degli emendamenti più interessanti che è stato prima proposto e poi accettato nel testo. Come scrive in un post su Facebook La Mura la nuova norma «prevede sulle etichette dei prodotti che rilasciano microfibre apposite indicazioni in modo da orientare le scelte dei consumatori». «Forse non tutti sanno – aggiunge – che ad ogni lavaggio in lavatrice milioni di microfibre sintetiche, particelle minuscole inquinanti presenti in tantissimi tessuti, finiscono in mare causando danni all’ecosistema».
Ora non resta che approvare questa importantissima legge in aula al Senato, per poi passare per il voto definitivo alla Camera. I nostri mari, fiumi e laghi hanno davvero bisogno di questa legge.
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